fruibilità degli spazi. Dimensioni minime

Qualunque sia l’ambiente da realizzare, la fruibilità è l’aspetto più importante da considerare. Fruibile=utilizzabile, di cui si può fruire.

Tanto per fare un paio di esempi , cosa accade: in una sala da pranzo durante una cena quando uno dei commensali, magari quello seduto più indietro, per andare in cucina deve far alzare altri commensali per passare?

Quando in bagno, piegandosi sul lavandino per lavarsi la faccia, si urta con il muro dietro? In una sala ristorante con parecchi tavoli piene di persone ed il cameriere per andare dalla cucina ai tavoli deve fare l’acrobata?

Sedersi in un divano ed avere le ginocchia schiacciate contro il tavolino all’ultimo grido?

Semplice, l’ambiente soggiorno, wc, sala ristorante, corridoio o altro diventano non fruibili ovvere perdono quella caratteristica per cui chi ne fà uso non è libero da costrizioni fisiche indotte da una cattiva progettazione. Quante volte accade che pur di inserire un bel mobile si stravolge totalmente il progetto originario adattandolo quanto più possibile alla nuova situazione? Oggi siamo orientati ad acquistare oggetti di arredo stupendi quali radiatori hitech, divani larghi e comodissimi, tavoli da pranzo esagerati e poi tentiamo di inserirli come meglio sia possibile all’interno degli ambienti riducendo notevolmente gli spazi necessari ai movimenti più elementari (non salti in alto o corse ad ostacoli o step).

L’estetica rende un ambiente gradevole alla vista e la fruibilità al suo uso.

Sin dall’antichità tutto questo è stato codificato in funzione dell’elemento base “l’uomo”. Un esempio su tutti è l’uomo di Vitruvio che rappresenta la codifica numerica delle dimensioni medie di un uomo, a detta dei vari artisi, armonico. Cambiando i tempi non si è fatto altro che mettere in pratica queste esperienze ampliandole con studi più mirati dando origine all’ Antropometria. Partendo dall’assunto che l’ambiente deve essere progettato “a misura d’uomo”, ogni elemento d’arredo, ogni parete, ogni oggetto può trovare la giusta collocazione rendendo l’ambiente stesso fruibile e gradevole.